Cresce la mediazione, i dati del Ministero.

Cresce la mediazione, i dati del Ministero.
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Nel corso del 2023 si è registrato un totale di 178.182 procedimenti di mediazione civile , con una crescita rispetto al 2022 del 14,9 % .

Secondo i dati del Ministero della Giustizia elaborati da Servicematica, rispetto al 2022 l’incremento è stato circa del 15 %, con +11 % di procedimenti definiti e +21 % di iscrizioni rispetto al 2019 .


Tipologie di mediazione: obbligatoria vs volontaria

Mediazioni obbligatorie: rappresentano il 74 % del totale nel 2023 .

Volontarie: costituiscono il 13 %, mentre quelle demandate dal giudice sono circa il 14 %, generate soprattutto dalla Riforma Cartabia (entrata in vigore il 30 giugno 2023), con 11.170 procedimenti in questa categoria .

Presenza degli avvocati: anche nel volontario, l’assistenza legale è molto frequente (89 % tra i proponenti, 76 % tra gli aderenti) .


Settori e valore delle liti

La probabilità di accordo è più elevata nelle liti di basso valore (1.000–5.000 €): 34 % al primo incontro, sale al 57 % se si conferma la mediazione dopo la prima fase informativa .

Le materie più frequenti:

Oggetti non previsti da Dlgs 28/2010 (18,3 %)

Diritti reali (15,4 %)

Condominio (13,8 %)

Contratti bancari (12,5 %)

Locazioni (10,1 %) .


Efficienza e diffusione territoriale

La mediazione telematica copre solo il 34 % delle definizioni nel secondo semestre del 2023 : c’è ancora ampio spazio per accelerare la digitalizzazione.

Il numero di organismi di mediazione attivi è diminuito: 580 nel 2020 a 550 nel 2023 .

Le aree con maggiore penetrazione sono il Nord‑Ovest e il Centro‑Sud, che includono regioni a forte intensità di scambi internazionali come quelle del bacino del Mediterraneo .

Riflessioni per gli operatori

  1. Ottimizzazione dei costi e tempi processuali
    Soft skills e competenze strategiche nella mediazione stanno diventando asset fondamentali per studi legali, soprattutto in contesti SME.
  2. Opportunità di collaborazione tra organismi
    Tecnologie (telematica) e sinergie tra Camere di commercio, università e Ordini possono ampliare la diffusione verso territori meno serviti.
  3. Innovazione digitale
    Incrementare la digitalizzazione può efficientare l’accesso e il monitoraggio dei procedimenti. L’obiettivo: estendere l’offerta oltre il 34 %.
  4. Formazione specializzata
    Data la prevalenza di materie specifiche (condominio, bancario ecc.), c’è spazio per corsi ad hoc e certificazioni di esperto in mediazione settoriale.

Conclusione

Il 2023 rappresenta un anno di svolta strutturale per la mediazione civile in Italia, con una crescita rilevante e segnali di maturazione del sistema. Tuttavia, occorre consolidare la digitalizzazione, rafforzare la specializzazione professionale e promuovere una cultura diffusa della conciliazione, soprattutto tra PMI e avvocati.

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