Mediazione e PNRR: il ruolo della giustizia alternativa nel sistema giustizia

1) Premessa
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha attribuito alla riforma della giustizia civile un ruolo centrale per l’efficienza del sistema Paese, in linea con gli obiettivi europei di riduzione della durata dei processi e di incremento della competitività economica.
In questo contesto, la mediazione civile e commerciale è stata individuata come uno degli strumenti privilegiati di Alternative Dispute Resolution (ADR), chiamato a svolgere una funzione deflattiva e a promuovere una cultura della composizione negoziale dei conflitti.
2) Il quadro programmatico del PNRR
Nell’ambito della Missione 1, Componente 1 del PNRR, dedicata alla digitalizzazione e innovazione della pubblica amministrazione e della giustizia, il Governo si è impegnato a:
-ridurre del 40% la durata media dei procedimenti civili entro il 2026;
-potenziare il ricorso a strumenti ADR, in particolare mediazione e negoziazione assistita;
-promuovere l’accesso anticipato alla tutela attraverso percorsi conciliativi più rapidi e meno onerosi.
L’intervento normativo cardine è stato il d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 (c.d. riforma Cartabia), entrato in vigore nel 2023, che ha ridisegnato profondamente la disciplina della mediazione.
3) Le novità normative introdotte dalla riforma
a) Estensione delle materie obbligatorie
L’art. 5, comma 1-bis, d.lgs. 28/2010 è stato ampliato, includendo nuove aree di conflittualità (es. associazioni, fondazioni e consorzi, contratti di subfornitura, franchising e somministrazione).
b) Partecipazione personale delle parti
È stata rafforzata la necessità della comparizione personale delle parti, con possibilità di rappresentanza solo se muniti di procura sostanziale.
c) Incentivi fiscali
Sono previsti crediti d’imposta per le indennità di mediazione e l’esenzione dall’imposta di registro entro determinati limiti, al fine di rendere economicamente appetibile il ricorso alla mediazione.
d) Mediazione telematica
È stata introdotta una disciplina organica per lo svolgimento della procedura da remoto, valorizzando l’utilizzo della PEC e delle piattaforme digitali accreditate.
4) Il ruolo strategico della mediazione nel sistema giustizia
La mediazione non è più considerata un “passaggio obbligato” meramente formale, ma una vera e propria leva strategica per:
-ridurre il carico giudiziario attraverso la definizione preventiva delle controversie;
-favorire soluzioni personalizzate, spesso inaccessibili nel processo contenzioso;
-accrescere la fiducia dei cittadini nel sistema giustizia, garantendo tempi certi e costi contenuti;
-valorizzare la professionalità dell’avvocato, che assume un ruolo di consulente negoziale e non solo processuale.
5) Opportunità e criticità per gli avvocati
Opportunità
-Possibilità di differenziare l’offerta professionale, integrando consulenza legale e gestione del conflitto.
-Rafforzamento del ruolo di difensore-mediatore culturale, capace di guidare il cliente verso scelte più vantaggiose.
-Accesso a incentivi fiscali e semplificazioni procedurali.
Criticità
Necessità di acquisire competenze negoziali, comunicative e psicologiche oltre a quelle giuridiche.
Rischio di percezione da parte della clientela come “obbligo burocratico” e non come opportunità reale.
Disomogeneità tra organismi di mediazione e differenze qualitative nell’offerta di servizi.
6) La prospettiva europea
L’Italia, tradizionalmente caratterizzata da tempi processuali elevati, si è impegnata a colmare il divario con altri ordinamenti europei che già valorizzano strumenti ADR. La Commissione europea ha più volte sottolineato il ruolo centrale della mediazione per garantire un accesso effettivo alla giustizia, in linea con l’art. 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione.
7) Conclusioni
La mediazione, nella cornice del PNRR, non è soltanto un istituto giuridico, ma un pilastro della riforma della giustizia. Per gli avvocati, ciò comporta una duplice sfida:
- adeguarsi alle innovazioni normative e digitali;
- ripensare il proprio ruolo professionale, affiancando alla difesa in giudizio un’attività di consulenza negoziale qualificata.
La piena riuscita della riforma dipenderà dalla capacità degli operatori del diritto di interpretare la mediazione non come un vincolo, ma come un’opportunità per garantire una tutela più rapida, efficiente e soddisfacente per i cittadini e le imprese.
